MIRTA CACCARO
A sbagliare le storie #3
Le xilografie di Mirta sono fiabe a due dimensioni. Le sue coloratissime immagini scavano la realtà e lanciano messaggi incisivi.
I personaggi vi si muovono con gesti sincopati, quasi ad imitare i rumori intensi e il caos.
Le figure semplificate e bidimensionali occupano la superficie sostenute dall'energia del segno stilizzato e dai contorni precisi, mentre al colore non resta che riempire i campi, appiattito e coatto entro gli spazi definiti dai contorni.
I messaggi sono vigorosissimi ed immediati come resto, è nel linguaggio delle fiabe in cui “il testo parla al cervello, le figure al cuore”.
Le stampe, riferite alla favola di Rodari “A sbagliare le storie”, esaltano la forza plastica e quella pitto-grafica dell’artista, poiché l’intaglio delle singole matrici, da assemblare nei passaggi di stampa, sono vere e proprie sculture. La xilografia è un’arte senza tempo.
Nella favola “A sbagliare le storie” delle divertenti "Favole al telefono" di Rodari, si racconta: "C'era una volta una bambina che si chiamava Cappuccetto Giallo. No, Rosso! Ah, sì, Cappuccetto Rosso. La sua mamma la chiamò e le disse: Senti, Cappuccetto Verde... Ma no, Rosso!"...
I protagonisti: una nipote attenta e un nonno narratore un po' distratto che sbaglia a raccontare la storia di Cappuccetto Rosso. Gianni Rodari ci insegna che, a volte, gli errori possono essere una fantastica occasione per inventare storie; perché non tutti gli errori sono da correggere.